Il titolo può sembrare rivolto a canali di auto-aiuto, ma vale (e molto) per i videogiocatori. Non è raro vedere nella comunità persone di età pari o superiore a 20, 30, 40 anni che ricordano i giochi del loro passato con la sensazione di nostalgiache nel contesto del giocatore è più equivalente alla parola saudade.
Se ci fidiamo dei nostri ricordi, ricorderemo sempre quel gioco di cui eravamo dipendenti vent’anni fa come il “miglior gioco del mondo”, con un’esperienza molto dolce e irreale prima della vera qualità di quel gioco, per quanto senza tempo sia come il buon vecchio Sonic il riccio 2 o il La leggenda di Zelda Ocarina of Timeentrambi hanno i loro bug e problemi di progettazione.
Quindi vediamo anche quella che chiamiamo “generazione radice” e “generazione nutella”. Da persone più grandi di noi abbiamo anche sentito dire che “ai tuoi tempi le cose andavano meglio”, che potevano essere la musica, il calcio, gli atleti e tutti gli altri.
Quella sensazione permea le persone e molti di noi non possono accettare che quel gioco della nostra infanzia, a cui teniamo così tanto, non abbia senza senso per un bambino di 8 o 9 anni, che vive in un mondo completamente diverso dal nostro.
Le sensazioni che abbiamo non sono solo legate al gioco in sé, ma un tutto contesto: la stanza che avevi a casa di tua madre; il momento in cui hai chiamato il tuo migliore amico per commentare quella partita; tempo di giocare ai videogiochi quando sono tornato da scuola; l’ansia di volere un nuovo gioco ecc.
Un caso particolare è capitato al nonno di chi ti scrive. Un giorno mi invitò a guardare un film che aveva visto da adolescente negli anni ’60. 1940, ma dato che sarebbe andato in televisione molto tardi e dovevo svegliarmi presto per il college, ho finito per non guardarlo. Era molto entusiasta della possibilità di rivederlo.
– “Ehi, nonno. Ti è piaciuto?” gli ho chiesto il giorno dopo.
– “…Il film è noioso perché non sono riuscito a vederlo fino alla fine”.
Inevitabilmente mi sono fatto una bella risata, e lui mi ha detto che sarebbe stato meglio non vedere quel lungometraggio, visto che il i ricordi affettuosi di lui furono cancellati. Era legale in quel momento e date le circostanze. Evidentemente lo stesso non vale per diversi altri tratti che, per lui, sono rimasti dei classici senza tempo.
La nostalgia è una sensazione bellissima e dobbiamo conservare i ricordi di qualcosa che è stato molto prezioso non solo per noi ma per un’intera generazione. D’altra parte, dobbiamo anche imparare a “lasciar andare” e capire che c’è un ciclo nella vita e che arriva un momento in cui dobbiamo “andare avanti”. Il tempo passa e le cose cambianoe il mondo di oggi ci offre possibilità che non avremmo nemmeno immaginato nella nostra buona vecchia infanzia.
UN nostalgia può darci la sensazione che i giochi siano migliori di quanto non fossero in realtà o che una certa epoca fosse migliore di quanto non fosse in realtà.