Di recente, ho preso una scatola con The Witcher e ho notato questo quadratino nell’angolo in basso a sinistra. Ho pensato, il PEGI è davvero necessario ai giocatori?
Immagina una Janek di dodici anni in piedi in Empik accanto a uno scaffale con i giochi. Dopo alcuni minuti di ricerca di un gioco, seleziona una scatola con The Witcher (PEGI 18) e si dirige alla cassa. Cosa ne pensi? Cosa farai in negozio? Gli venderà il gioco anche se non è ancora adulto e non dovrebbe giocarci, oppure non lo farà e gli chiederà di rimettere a posto la scatola e scegliere qualcos’altro? Penso che sia il primo.
PEGI e concorrenza nei negozi
Se la signora di Empik non avesse venduto il gioco a Janek, cosa pensi che avrebbe fatto? Mi sembra che andrebbe a casa come un uomo e poi acquisterebbe il gioco tramite Allegro o Steam o semplicemente raggiungerebbe un pirata. Esattamente. Se ci fosse una tale selezione nei negozi e uno sguardo rigoroso al marchio PEGI, ti chiedi quanto perderebbe il proprietario di un negozio del genere? I giocatori hanno età diverse, quindi quando esce un nuovo gioco +18, gli studenti delle scuole elementari, gli studenti delle scuole medie (non più), gli studenti delle scuole superiori, così come gli studenti e i lavoratori verranno comunque a prenderlo. Se si escludessero le prime due scuole e metà del liceo, i ricavi delle vendite nei negozi di quartiere crollerebbero in maniera molto drastica. Non per Steam o Allegro: lì non si sa mai chi compra davvero una determinata cosa e ottenere qualcosa che teoricamente non è destinato a noi è molto più facile. È un po’ come l’alcol. Perché la TV urla che gli adolescenti si sono uccisi a vicenda dopo aver bevuto alcolici? Non potevano comprarlo se non erano maggiorenni.
PEGI è un sistema progettato per determinare a chi è adatto un gioco. Tuttavia, la verità è che quasi nessuno aderisce rigorosamente a questo segno. Naturalmente, questi segni hanno lo scopo di mostrare al genitore a cosa giocherà il loro bambino, ma non credo che se gli proibiscono di acquistare il gioco, non lo comprerà. I minori hanno in comune il fatto di cercare una soluzione a qualcosa che vogliono ottenere. Immagino che ci siamo passati tutti.
Quindi qual è lo scopo del PEGI se prima o poi otterremo comunque ciò che volevamo? Se non via Internet, allora c’è un altro modo, ma troveremo sicuramente un’altra soluzione. Se si suppone che PEGI protegga i più giovani da contenuti che non dovrebbero essere per loro, allora non dovremmo attenerci ad esso? Nel caso del PEGI, penso che si tratti di impedire ad alcuni dei nemici dei giochi (principalmente TV e altri tabloid) di attaccarsi troppo a loro. Nota che ci vuole solo un caso in cui qualcuno picchia qualcuno e gioca a GTA o qualche altro gioco due ore prima: immediatamente la notizia accusa tutti i giocatori di essere assassini. Non sono affatto sorpresi. Quando un genitore proibisce a un bambino di usare un computer, si siederà davanti alla TV per mancanza di cera.
In sintesi, PEGI è una desig___one convenzionale. Nessuno lo seguirà al 100%, ma penso che dovrebbe essere in fondo per difendere i giocatori. Possiamo sempre dire che il cliente sapeva cosa stava comprando.