‘The Alliance of Evil’, versione maschio-maschio di ‘Charmed’.
Vedi l’immagine della foto? perché appartiene alla migliore scena di “L’alleanza del male”, e se non ricordo male, era già nel trailer. Pertanto, tutti voi che avete visto lo stesso, avrete già visto l’unica cosa che vale la pena vedere in questa cosa, un’ulteriore dimostrazione delle enormi carenze e della mancanza di capacità che Renny Harlin ha come regista. Non mi sorprenderebbe se film come “The Jungle 2: Red Alert” fossero stati realizzati da qualcuno. È assolutamente impossibile dedurre e credere che i due film siano diretti dallo stesso uomo. Sebbene questa affermazione possa già essere dimostrata da anni con cose del genere “L’esorcista, l’inizio” o “Cacciatori di mente”quest’ultimo così delirantemente cattivo da essere persino divertente.
“L’alleanza del male” Si apre domani nel nostro Paese e vista la campagna pubblicitaria che sta facendo non ci sarebbe da stupirsi se fosse un successo. Arriva anche in un momento in cui i temi della magia sono più attuali, e non mi riferisco solo alla saga di Harry Potter, a cui il film di Harlin rende un piccolo omaggio, un piccolo scherzo senza importanza. E se contiamo la serie intitolata ‘Charmed’ che sembra non finire mai, beh, questo film potrebbe anche riuscire a ritagliarsi una nicchia nella fitta agenda degli spettatori. A proposito, il film è come la serie di cui sopra, ma i suoi protagonisti invece di essere streghe, sono stregoni.
Alcuni stregoni ciascuno più chachi e bello. Ordinatamente trasandato e dall’aspetto muscoloso con capelli ben curati e un sorriso profiden molto prominente, si mette in mostra tutto il tempo, mostrando tutto Dio e tutta la zia sciocca che è il più macho di tutti. Certo, assolutamente tutti dimenticano di interpretare. Sarebbe stato un bel trucco da stregoneria, e non le cazzate che ci hanno messo in questi 90 minuti dove si assiste, ancora una volta, a un pessimo campionario di cinema. Pieno di situazioni forzate, spiegate male e senza alcun collegamento tra loro. Ciò che si dice continuità narrativa non è che abbia molto, la verità.

Il suo presunto interesse si basa su tre o quattro scene con buoni effetti visivi, cercando così di sorprendere lo spettatore. E infatti lo capiscono nella scena della foto, SPOILER, quando l’auto si rimaterializza dopo il brutale scontro con un camion. FINE SPOILER. Ma è lì che finisce tutto. Comunque, e per chiarirci, il protagonista sfoggia una gran macchina che non si muove in diverse sequenze del film, non vale assolutamente niente, ma tant’è. Non lo so, forse lo sceneggiatore voleva dirci qualcosa di estremamente importante in tutte le scene apparentemente importanti che si svolgono in macchina. Come tanti altri in realtà, ma questi a volte servono da collegamento tra quelli più lunghi (a proposito, quelli d’azione sono esageratamente lunghi e plumbei). Dimostra che non sanno cosa significa non rompere il ritmo.
Il problema principale del film è che è piuttosto difficile prenderlo sul serio. La presunta storia mira ad avere un tono cupo che non ha in nessun momento, non discostandosi dalle tipiche produzioni horror per adolescenti che si realizzano oggi. È anche pieno di scene imbarazzanti a causa della loro mancanza di ritmo, coerenza e sono enormemente sfacciate. Ci sono persino tocchi nella sceneggiatura che sono obsoleti e migliaia di cose importanti che si dimenticano di spiegare, per non dover giustificare in seguito certe azioni di alcuni personaggi. È anche altamente prevedibile, quindi la noia è garantita fin da subito. Onestamente, dopo dieci minuti, il film non alza la testa in nessun momento, fino a raggiungere un finale apparentemente esplosivo, ma che finisce per provocare lo sbadiglio più grande.

Se diventiamo schizzinosi, possiamo anche dire che è un film enormemente sessista. L’unico personaggio femminile con una certa rilevanza è quello della madre del protagonista, e perché è matura, e per questo appare in sole tre scene. Tutti gli altri personaggi femminili sono solo per spettacolo, o per dare loro del filo da torcere, e quando devono dire qualcosa, taci. Presta attenzione alle espressioni del personaggio femminile centrale, quando scopre qualcosa di importante. Semplicemente delirante. Certo, l’interpretazione dell’attrice Laura Ramsey, a cui bisogna persino insegnare a segnare un buon ballo, non aiuta minimamente. Il resto degli attori, allo stesso livello.
Un film molto brutto, che sarebbe potuto essere molto meglio se fosse stato diretto da qualcuno con più personalità. Questi tipi di storie hanno sempre il loro fascino nei film. A proposito, non ti ho detto di cosa si tratta, ma ti assicuro che non hai bisogno di saperlo. Non importa troppo.
