Tale è stato l’impatto che le dimissioni di Jony Ive hanno provocato nel mondo Apple che, una settimana dopo, l’onda d’urto si fa ancora sentire. È che, rapidamente (e per la portata dei personaggi in questione), la notizia ha intaccato Internet ei principali media sono andati alla ricerca delle cause. Il più controverso (e virale) di tutti è stato il servizio che è arrivato dal Wall Street Journal, e Tim Cook è uscito per smentirlo: “La storia delle dimissioni di Jony Ive è assurda”.

Come è di dominio pubblico, qualche giorno fa lo storico chief designer di Apple, Jony Ive, ha annunciato il suo allontanamento dall’azienda che lo ha visto crescere (e viceversa) con l’intento di fondare una propria azienda. Una vera bomba se consideriamo che il suo ruolo è stato fondamentale per quelli di Cupertino (e del mondo tecnologico in generale) visto che è stato responsabile di prodotti iconici come iPhone, iPod e iPad, tra gli altri, dal 1992.

Senza dubbio, il lavoro di Ive ha lasciato un segno indelebile su Apple. In effetti, il suo legame speciale con i prodotti Apple -ancora di più dai tempi d’oro di Steve Jobs- sembrava eterno. Fino alla scorsa settimana, quando si è dimesso dal suo incarico.

Secondo il WSJ, Jony Ive era frustrato dalla direzione presa da Apple in termini di design…

Con le dimensioni dello shock, e come previsto, vari media hanno pubblicato le loro speculazioni sul perché. Evidenziando il quotidiano di New York Wall Street Journal, che domenica ha pubblicato un rapporto suggerendo che gli ultimi anni di Jony non sarebbero stati così buoni come si diceva fuori dai cancelli.

Secondo il WSJ, l’abbandono del designer potrebbe avere le sue radici nel 2015, quando è stato rilasciato l’originale Apple Watch “fashion-oriented”. È che l’apple watch ha “fallito” nel suo obiettivo primario, ed è per questo che Ive avrebbe perso fiducia nel suo lavoro quotidiano all’interno dell’azienda.

Il rapporto suggerisce persino che il suo umore stava influenzando il flusso di lavoro interno di Apple, poiché Ive era assente senza preavviso da riunioni e corsi di formazione con i membri del suo team che hanno portato al lancio dell’innovativo iPhone X. Apparentemente era frustrato dalla direzione presa dall’azienda termini dei suoi disegni.

Ora però è il CEO di Apple, Tim Cook, che ha raccolto il guanto di sfida ed è uscito per smentire -tramite una mail a NBC News- il suddetto rapporto.

La storia delle dimissioni di Jony Ive è assurda (…) semplicemente non corrisponde alla realtà (…) mostra una mancanza di comprensione di come funziona Apple. Distorce le relazioni, le decisioni e gli eventi al punto che semplicemente non riconosciamo l’azienda che pretende di descrivere (…).

Ho piena fiducia che prospereranno sotto la guida di Jeff, Evans e Alan. Conosciamo la verità e conosciamo le cose straordinarie di cui sono capaci. I progetti su cui stanno lavorando ti lasceranno a bocca aperta.

Ne sapremo di più su questa storia? È vero ciò che indica il WSJ? Chi lo sa. L’unica cosa ovvia è che, con la partenza di Ive, Apple si sta lasciando sfuggire gran parte della sua storia con lui.