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IN BREVE:
Valve vuole combattere la tossicità e il potenziamento dell’account in Dota 2
Società ValveSoftware sta per tornare maggiore attenzione ai comportamenti inappropriati Dota 2. Stiamo parlando principalmente di tossicità, potenziamento dell’account (si tratta di aumentare il ranking MMR utilizzando un servizio a pagamento fornito da un’altra persona) e creare il cosiddetto. account smurf, ovvero account che gli utenti esperti creano solo per prendere in giro i nuovi giocatori e rovinare il loro divertimento.
Lo sviluppatore intende introdurre una soluzione modellata sul sistema Overwatch di Counter-Strike: Global Offensive. Nel caso di quel gioco, lo consente ai giocatori di segnalare il comportamento tossico di altre persone inviando un breve video che ritengono contenga prove. Il materiale viene quindi esaminato da un “investigatore” che è un membro della comunità e può decidere di imporre una sanzione. Tutto è fatto in modo completamente anonimo, il che riduce al minimo la possibilità di abusi.
In termini di tossicità e comportamento che rovina il gioco, stiamo lavorando su un nuovo sistema che sarà simile a Overwatch di CS:GO in qualche modo. Non siamo ancora pronti a condividere ulteriori informazioni in merito, ma lo faremo il prima possibile. Speriamo di poterlo portare nel gioco il prima possibile.
Nel caso di CS:GO, lo strumento viene utilizzato principalmente per combattere gli imbroglioni, mentre in Dota 2 è destinato principalmente a ridurre il numero di comportamenti maleducati.
L’idea di combattere gli “account puffosi” è un po’ diversa. Valve ha migliorato il sistema di rilevamento di questo tipo di utenti, grazie al quale sono più efficacemente separati dagli altri giocatori e giocano con altri “puffi” molto più spesso. È stata inoltre aumentata la possibilità che le azioni intraprese durante il gioco su tale account si riflettano sul profilo principale di un determinato giocatore. Il gioco è anche migliore nel rilevare gli account potenziati: Solo negli ultimi 30 giorni, ben 14.000 sono stati banditi. utenti che utilizzano servizi simili.

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